Lettori fissi

Cerca nel blog

sabato 7 luglio 2018

RIPARTO DA QUI

RIPARTO DA QUI di Beatrice Bracaccia






“Riparto da qui” è una storia di dolore e rinascita. La morte di Pietro, causata da un incidente stradale, porterà la giovane Martina, fidanzata del ragazzo, nel baratro più totale. Dolore e sofferenza s’impadroniscono di lei facendola allontanare dagli amici e dagli affetti più cari. Non sapendo come affrontare il suo disagio decide di fuggire, di cambiare città, di iniziare una nuova vita lontano da tutto quello che può ricordarle Pietro. Ma il suo è solo un modo per sopravvivere, infatti Martina non ha più una vita, è come un automa, si sente esausta, appassita, svuotata. Cerca solo di andare avanti obbligandosi a non pensare troppo al passato. Il suo mondo è spoglio, scolorito senza speranza alcuna di poter migliorare. Dopo dieci anni di questa “falsa vita” Martina, però, incontra una vecchia conoscenza, Filippo, migliore amico di Pietro ed inizia piano piano ad aprirsi. Un piccolo spiraglio di luce sembra balenare nella sua vita vuota. Ma Martina riuscirà ad affrontare i demoni del passato? Tornerà a vivere nuovamente e ad aprire il suo cuore per essere felice?
Questo romanzo è un viaggio introspettivo nella mente e nell’anima di una ragazza traumatizzata da un evento terribile. Verte attorno proprio ai pensieri e agli  stati d’animo della protagonista. In alcuni punti è molto triste, ma il lieto fine bilancia la storia.

Personalmente credo che l’autrice, Beatrice Bracaccia, sia stata molto brava a descrivere tutta questa sofferenza, dandoci la possibilità di riflettere su eventi traumatici che purtroppo, a volte, ci investono durante la nostra vita. Ci permette anche di conoscere e capire il modo migliore per poterli affrontare e per poter uscire dal baratro e tornare a sperare. 

giovedì 21 giugno 2018

L’INCUBO DI BIANCANEVE



L’incubo di Biancaneve di Scarlet Danae







Sogno o realtà? È uno dei tanti interrogativi che mi sono posta leggendo il primo episodio di questa novella fantasy. Inizialmente mi sentivo spaesata, come se mi stessi addentrando in un luogo estraneo, un po’ come la protagonista. Poi nel corso della lettura qualche piccola spiegazione rischiarava la mia mente.
Il racconto vede protagonista Bianca, ragazza problematica, tossicodipendente, bipolare, piegata da una vita piena di umiliazioni, dolori e perdite, che non riesce a reagire ai soprusi della matrigna. All’improvviso si ritrova catapultata, senza volerlo, in una realtà aliena. Un mondo artificiale, a tratti mostruoso, incolore, fatto di rottami e rifiuti, dove creature magiche e robot convivono.
La scrittrice Scarlet Danae rivisita la fiaba di Biancaneve in chiave dark-fantasy. Diciamo che la stravolge parecchio, mantenendo però certe peculiarità. Usando un linguaggio vario e colorito, riesce a tenere viva la curiosità e l’attenzione del lettore fino alla fine. Personalmente aspetto il secondo episodio per capire ancora i punti che mi sono oscuri e conoscere come si evolverà la storia, sperando che i “buoni” abbiano la meglio sui “cattivi” anche usando mezzi strani e non convenzionali.🍎 

martedì 12 giugno 2018

IL BUIO DENTRO E I FIGLI DEL MALE


Il buio dentro e I figli del male di Antonio Lanzetta




IL BUIO DENTRO: Damiano, Flavio, Stefano e Claudia. Quattro amici. Quattro vite spezzate. Nell’estate del 1985 l’oscurità s’impadronisce di Castellaccio. E mentre quei ragazzi vivono la loro adolescenza in serenità, sentendosi invincibili, un’ombra malsana gli striscia intorno infettando i luoghi di follia omicida. E così il buio penetra nei loro cuori e nelle loro menti, modificando irreparabilmente il loro futuro. Trentun anni dopo un altro orribile delitto riporta Damiano, detto lo Sciacallo, sulla montagna maledetta, presso l’inquietante salice bianco dove tutto ebbe inizio, per poter finalmente pareggiare i conti con il passato.
Ho apprezzato molto questa storia e i suoi personaggi. Le atmosfere giocose dell’estate si scontrano con il male, con l’oscurità che presto prenderà il sopravvento. È una lotta tra bene e male, tra razionalità e follia.
Tutti i personaggi generalmente sono accomunati da qualcosa...lo sentono, lo hanno dentro, gli riempie il cuore, gli organi e le ossa. E l’unica cosa che conta forse è lasciarsi andare e...”non avere paura del buio”. 

I FIGLI DEL MALE: Wow! È così che, quasi alla fine della storia, ho esordito. Semplicemente. Non è stato solo un fugace pensiero, ma una parola viva, proferita ad alta voce, per convincere tutta me stessa che questa fosse l’unica espressione adatta a definire quello che si prova leggendo questo romanzo. La merita totalmente.
“I figli del male” chiude un cerchio, quello lasciato aperto dal precedente lavoro dell’autore, “Il buio dentro”. Passato e presente giocano tra loro, come la vita e la morte. Uomini e donne marchiati dal male, seguaci di un’entità maligna che tira i fili dei suoi burattini, i prescelti. Giovani vittime, a cui è facile offuscare la mente, che hanno un bisogno disperato di qualcuno vicino, come una “madre”, che li consigli e li indirizzi. Ma le sue indicazioni, portano solo verso la strada dell’annullamento e dell’oscurità. E così Damiano, detto lo Sciacallo, sarà coinvolto, apparentemente, in un nuovo caso, che porterà anche i suoi più grandi amici, Flavio e Stefano nelle fauci dell’Inferno. Rischieranno molto, la loro stessa vita, per salvare altre vite innocenti e per spezzare i brutali rituali perpetrati nel tempo. Con “I figli del male”, Antonio Lanzetta, fa un enorme salto in avanti passando facilmente sul traguardo. Con uno stile semplice e diretto carica la storia e i personaggi di un quid in più, rendendoli unici e speciali. La cosa che mi ha colpita maggiormente è la novità proposta da Lanzetta: un buono non può spezzare il male.
“Solo un mostro può fermare un altro mostro”.
Da leggere e custodire in attesa del prossimo romanzo di questo magnifico scrittore.

lunedì 11 giugno 2018

CI PENSA IL CIELO



Ci pensa il cielo di Liliana Onori






Questo romanzo è una coccola, un abbraccio che scalda i nostri cuori.
Ci culla con un ritmo dolce e suadente. Dalla storia traspare l’anima gentile, ricca di valori e ideali della scrittrice Liliana Onori.
La protagonista del romanzo “Hope” possiede i requisiti giusti per essere considerata una super eroina, una giovane donna animata da coraggio e determinazione che sfida l’ignoranza e la grettezza della maggior parte della gente di Queenstown. È proprio come sua madre...tenace, coraggiosa, ribelle con un fuoco dentro. Un fuoco alimentato dai suoi sogni e dal desiderio di un futuro migliore, non solo per lei, ma per tutte le donne. Per questo motivo viene attratta dal Movimento delle suffragette e dalle loro idee rivoluzionarie e progressiste.
Ma la loro voglia di cambiamento si scontra con la polizia che ha l’obbligo di sedare la propaganda e le rivolte.
Così anche Hope conoscerà i pericoli, le ingiustizie, le percosse, l’arresto e tutto quello che queste impavide eroine rischiano e subiscono ogni giorno per ottenere diritti e uguaglianza. In questo clima rivoluzionario anche l’amore troverà la sua strada. Un amore spezzato che ha radici profonde nel passato, un amore che ritorna nelle nuove generazioni e che adesso può davvero liberarsi e splendere come il sole di mezzanotte.
L’autrice Liliana Onori torna a farci sognare con “Ci pensa il cielo”, riportandoci nell’Irlanda del 1913, trattando temi importanti come l’uguaglianza, la parità di diritti, le discriminazioni e le violenze sulle donne.
Una storia del passato che può farci riflettere per cambiare il nostro futuro e il futuro delle nostre figlie.❤️ 

COME IL SOLE DI MEZZANOTTE



Come il sole di mezzanotte di Liliana Onori




“Conoscere” Anna per me è stato un grande privilegio. La storia è ambientata nella contea irlandese di Cork nel 1889, in una società dove il titolo nobiliare è più importante di qualsiasi altra cosa, dove contano solo le apparenze e i matrimoni di rango sono all’ordine del giorno. Le donne non hanno voce, non possono fare le loro scelte, non possono amare liberamente; devono obbligatoriamente sottostare a rigide regole di comportamento. Non possono in alcun modo scappare da questa finzione. Devono imbellettarsi, essere sempre educate, gradevoli, senza troppo entusiasmo, interessarsi e parlare solo di frivolezze e di quale abito indossare al prossimo ballo.
Gli uomini arroganti e sgradevoli, alcuni anche viziosi e senza scrupoli, considerano le donne, bambole senz’anima da esibire. Ma Anna non è così, è una voce fuori dal coro. Non può accettare questa società con le sue stupide regole. Per lei l’integrità, l’affidabilità e la nobiltà di cuore sono le uniche cose che contano. Così preferisce la solitudine alle feste, sceglie la muta compagnia di una quercia secolare alle riunioni con le coetanee e ai loro discorsi banali. Si estranea da tutto e da tutti andando nel bosco cercando sollievo nella natura circostante. Ed è lì che qualcuno la osserva... Julian, un marinaio dal cuore gentile sarà per lei una boccata d’aria fresca, colui che le farà dimenticare decoro e buone maniere. L’amore farà capolino nella loro vita e giorno dopo giorno si legheranno sempre di più. Anna diventerà la sua guida, il suo sole di mezzanotte, che illumina tutte le ore dei suoi giorni. Sicuri dei loro sentimenti crederanno di poter superare anche le differenze sociali; ma sarà davvero così?
Questo romanzo è più che una piacevole lettura, ti fa sognare e vivere una storia d’amore di altri tempi, ma sempre attuale, perché i pregiudizi, la cattiveria e l’ipocrisia, purtroppo, non passano mai di moda.
L’autrice, Liliana Onori, ha creato personaggi e situazioni a cui è difficile non affezionarsi. Ameremo i buoni e odieremo i cattivi, soffriremo insieme ad Anna, sentiremo il suo strazio, il suo dolore vivo dentro di noi, sentiremo il suo vuoto e la sua vita venir meno. Tale potenza descrittiva è una dote non comune, qualcosa che vorresti trovare in ogni storia. Per questo motivo ho apprezzato tanto questo romanzo, dolce e intenso, e ho gioito venendo a conoscenza che c’ già un seguito.❤️

IL BALCONE


Il balcone di Andrea Dilorenzo 



“Perchè?”
Questo interrogativo perseguiterà il lettore per tutto l’incedere del romanzo. Già dal prologo si insinua nella nostra mente il dubbio. Ma questo, diventerà un invisibile filo che ci unirà simbioticamente al protagonista, lo stesso Andrea Dilorenzo autore.
Ed è questo che nasce; un legame che ti permette di sentire suoni, profumi, colori, che ti lascia interdetta e basita. Vorresti comprendere, sapere di più pagina dopo pagina, viaggio dopo viaggio, ma solo alla fine tutto si incastrerà alla perfezione. La ricerca della verità, tanto agognata da Andrea, lo spingerà a conoscere nuove città e incontrare nuove persone. Ma in nessuna di queste troverà totalmente quella pace, quella completezza a cui tanto anela e le risposte che cerca. Neanche il vero amore sembra placare quella profonda tristezza e malinconia che lo pervade. Tutto però ha un senso, una spiegazione. Alla fine, l’ultima tessera del puzzle chiarirà tutti i dubbi e lascerà solo certezze.
Andrea Dilorenzo crea, con il suo romanzo “Il Balcone”, qualcosa di surreale, quasi magico che porta il lettore in un’altra dimensione, lontana dalla realtà e più vicina al sogno. Ma allo stesso tempo tocca temi importantissimi come la guerra, il senso della vita, la morte dandoci la sua opinione personale alquanto filosofica.
Un romanzo davvero interessante che ti fa riflettere e ti stupisce per il finale originale.

WILD LAKE


Wilde lake di Bianca Ferrari



Dopo una tragedia familiare J.Lee si trasferisce a Broken Arrow in Oklahoma. Qui, con la sua forza ed esuberanza riuscirà a cambiare la vita di Andrew, costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente, e di Nathaniel, ragazzo abbandonato a se stesso che sfoga rabbia e frustrazione con l’alcool.
Riuscirà a salvarli dall’apatia e dall’arrendevolezza donando attenzioni, vera amicizia ed amore. Nel loro legame J.Lee troverà la forza di colmare i vuoti della sua vita, riuscendo a non pensare “al fatto”, avvenuto mesi prima, che ha distrutto la sua esistenza e che ha spezzato il suo sorriso.
I tre ragazzi, insieme, si sentiranno sicuri e a proprio agio finalmente, a prescindere dalle loro sventure.
E in un posto meraviglioso, un laghetto selvaggio in mezzo al nulla, Nathaniel e J.Lee troveranno un’intimità particolare che li farà avvicinare irrimediabilmente.
In questo romanzo trovo l’esaltazione dell’amicizia, come valore autentico e sincero, che salva le persone, non lasciandole sole e abbandonate a se stesse.
L’amicizia tra compagne di scuola, sempre pronte a sostenersi fino alla fine, addirittura proteggendo e prendendosi cura della figlia di una di esse. L’amicizia tra due ragazzi, spezzata da uno sbaglio terribile, ma sicuramente rimediabile. E infine, l’amore, tanto amore che riesce a cambiare, a penetrare e a migliorare anche i cuori più duri e insicuri.
Da leggere sicuramente per farci riflettere sui veri valori che danno veramente un senso alla nostra vita.